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Mercoledì 24 Aprile 2024
 
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CNPADC – emergenza Covid-19, ulteriori interventi a favore degli Iscritti.

 

Illustri Colleghi, i Delegati della CNPADC, Dottori Della Fonte Gualtiero – Tarantino Pierluigi e Venneri Giuseppe, hanno ricevuto dal Presidente Dott. Walter Anedda, la nota sotto riportata, che per opportuna conoscenza viene inviata a tutti gli Iscritti. Cordiali saluti.  Il Presidente – Dott. Giuseppe Venneri

 “Cara Delegata, Caro Delegato, stiamo procedendo ad informare gli Iscritti che è online sul sito della Cassa il servizio “CSF” per la richiesta di contributi per contratti di finanziamento sottoscritti nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 dicembre 2020.

La misura è riservata agli Iscritti con un reddito relativo al periodo di imposta 2019 non superiore a 50 mila euro (ottenuto sommando al reddito netto professionale l’eventuale reddito lordo da lavoro dipendente e/o da pensione) con l’esclusione di quanti, nel periodo di imposta 2019, abbiano comunque percepito redditi di lavoro dipendente e/o dipensione, di ammontare lordo complessivo superiore a € 20 mila.

Gli Iscritti che ne faranno richiesta potranno beneficiare di un contributo pari a € 500 nel caso di prestiti fino a 10mila euro e di un ulteriore 1% sulla quota di finanziamento eventualmente eccedente i 10mila euro, fino ad un valore massimo del contributopari a € 700. La richiesta dovrà essere inoltrata entro il 31 gennaio 2021 e i contributi saranno riconosciuti seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande accolte, complete della documentazione richiesta.

Colgo l’occasione per anticiparTi anche che, come ulteriore intervento assistenziale a supporto degli Iscritti, è in corso di  pubblicazione un avviso per la richiesta di contributo per stato di necessità commisurato al 50% dei canoni di  locazione degli studi, effettivamente corrisposti nel periodo compreso tra il mese di febbraio e maggio 2020, fino al limite massimo di € 1.000. A poterne usufruire saranno tutti gli Iscritti alla Cassa Dottori Commercialisti che abbiano percepito un reddito relativo al periodo d’imposta 2018 non superiore a 50 mila euro (ottenuto sommando al reddito netto professionale l’eventuale reddito lordo di lavoro dipendente, di pensione e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente) e che, comunque, non abbiano percepito nell’anno 2019 redditi di lavoro dipendente, di pensione e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, di ammontare lordo complessivo superiore a € 20 mila. “  Un caro saluto, Walter Anedda.