Archivio per: FONDAZIONE MESSAPIA

Personalità giuridica


D.P.R. 10.02.2000 N. 361

Con riferimento al richiesto riconoscimento giuridico della scrivente Fondazione si redige la presente

RELAZIONE INTEGRATIVA

al fine di fornire ulteriori notizie ritenute necessarie.

SITUAZIONE ECONOMICA-FINANZIARIA

Per quanto attiene la situazione economico-finanziaria della Fondazione, la stessa è attualmente dotata di un patrimonio mobiliare di Lit. 50.000.000 comprensivo dell’iniziale fondo di Lit. 10.000.000 indicato nell’atto costitutivo e nello statuto.
Le somme sono state versate dall’Ordine dei Dottori Commercialisti di Lecce, socio fondatore, e risultano dalla contabile di versamento datata 09.07.2001 già presentata a codesta spett.le Prefettura.
Vi è una concreta aspettativa che il Patrimonio della Fondazione possa a breve essere incrementato da versamenti di altri Enti pubblici economici e non, da istituzioni private e banche che saranno interessate all’attività culturale che si andrà a svolgere successivamente all’ottenimento del riconoscimento.
Attualmente la Fondazione non dispone di patrimonio immobiliare.

BILANCI PREVENTIVI E CONTI CONSUNTIVI

A tal proposito si fa presente che la Fondazione dalla data della propria costituzione non ha redatto alcun bilancio di Previsione nè Conto Consuntivo non essendo stata svolta nessuna attività nè possedendo la stessa il codice fiscale che è stato richiesto ed attribuito in data 26.06.2001.

MODIFICA SCOPI

Con riferimento agli scopi sociali, per come modificati con atto pubblico a rogito Notaio Domenico Mancuso in data 23.7.2001, si fa presente che è intenzione della Fondazione quella di organizzare corsi di aggiornamento ed approfondimento, riunioni informative e formative, ed altre manifestazioni a sfondo culturale attinenti alle materie oggetto della professione del Dottore Commercialista, anche in ambito sovraregionale, coordinandosi ed integrandosi con gli Ordini professionali e altre istituzioni pubbliche competenti per territorio e compatibilmente con le funzioni attribuite.

Lecce, 23 luglio 2001


La civiltà Messapica


Per la storiografia ufficiale i Messapi furono a lungo un “popolo di Confine”, anche rispetto ai grandi eventi storici, acculturati poi dalla città greca Taranto. Il rapporto tra la Messapia e le altre zone vicine e lontane del Salento è costante oggetto di studi e ricerche storico-archeologiche condotte dall’Università di Lecce.
Alla fine degli anni ’60 sono state effettuate straordinarie scoperte nelle città indagate, Alezio, Cavallino, Vaste, Rudiae, Lecce, Valesio; nei porti e gli approdi come Leuca, Otranto, Torre San Giovanni di Ugento, Torre dell’Orso, San Cataldo; nei luoghi di culto ed i santuari di Leuca, Oria e Roca.
Queste scoperte hanno contribuito a ricostruire, a grandi linee, la distribuzione e l’uso delle loro terre.
La civiltà messapica è caratterizzata da una nuova ceramica, simile a quella micenea, ma appartenente a gruppi che non trovano un preciso riscontro nelle scoperte realizzate nel Bacino dell’Egeo. Si tratta di una speciale ceramica a ornamenti geometrici con forme singolari di vasi detti “Trozzelle” ad alti manici e anfore a collo largo.


L’economia messapica era fondamentalmente di tipo agricolo. Coltivavano l’ulivo e la vite, si dedicavano alla pastorizia, all’apicoltura e all’allevamento dei cavalli.
Gli uomini indossavano una veste lunga con il cappuccio e calzavano sandali. Le donne mettevano lunghe tuniche e si ornavano il capo con una corona. Le tombe, nel periodo più antico a forma di tumuli e successivamente ad ipogei, dimostrano che i defunti venivano inumati.
I Messapi subirono l’influenza greca anche per la religione, come testimoniano i nomi delle divinità messapiche che richiamano alcune tra le più importanti divinità dell’Olimpo. Scoperte più recenti, compiute dall’Università di Lecce nelle grotte di Torre dell’Orso e della “Poesia” di Roca, hanno consentito di scoprire i nomi di alcune divinità messapiche, tra cui Tator o Taotor.
L’organizzazione politica dei Messapi era in città gestite da oligarchie gentilizie unite in confederazione capeggiata da un re.


La leggenda narra che il primo re dei messapi fu Iapige.
Questo popolo, legatissimo alla sua terra, non aveva mire espansionistiche, perciò non ha mai pensato a guerre di conquista e si era organizzato solo per difendere, fino all’ultimo respiro, il proprio territorio dalle continue incursioni di Taranto e di avventurieri stranieri.
I più importanti centri messapici sono: Alezio, Cavallino, Ceglie Messapica, Gallipoli, Lecce, Manduria, Muro Leccese, Oria, Ostuni, Patù, Soleto, Ugento, Vaste, Vereto, Vitigliano. In tutti questi antichi centri sono stati trovati insediamenti, e rinvenuto materiale archeologico di grandissimo valore, come monete, ceramiche, armi. Il “sito” di Cavallino è tra i più importanti perchè l’insediamento ha conservato integra la sua omogeneità sociale e culturale ed è urbanisticamente sistemato con una cinta muraria e un fossato per l’intera lunghezza del perimetro cittadino.


L’origine del nome


Messapia, che significa “terra bagnata dai due mari”, era l’antico nome del Salento, territorio compreso, appunto, tra il mare Jonio e il mare Adriatico. In questo nome come in Iapigi ed Apuli è presente il suono “ap” che vuol dire “acqua”.


I Messapi abitarono la parte meridionale della Puglia, chiamata Iapigia, a sua volta distinta in Peucezia (terra di Bari) e Daunia (terra di Foggia).
Erodoto li ricorda come una popolazione molto compatta etnicamente e culturalmente e li considera discendenti dei Cretesi, che si spinsero fin sulle coste del Salento dove si mescolarono alle popolazioni presenti, fondando le prime città e portando gli usi e i costumi che distinsero i salentini dalle altre popolazioni pugliesi.


Secondo gli storici moderni, invece, i Messapi erano di stirpe illirica, come farebbero pensare i nomi geografici e la lingua delle iscrizioni messapiche rinvenute in Puglia.
Essi sarebbero arrivati ad Otranto attorno al 1000 a.C., in quanto più vicino all’Albania, poi sarebbero scesi a Santa Maria di Leuca e risaliti fino a Taranto. La Messapia comprendeva tutta la penisola salentina, dal Capo di Santa Maria di Leuca a Taranto e Brindisi come testimoniano i ritrovamenti linguistici.


La lingua è indoeuropea centro orientale e presenta un’affinità con l’odierno albanese. Di essa non si conosce molto, anzi si sa leggerla, ma non capirla perchè le lettere molto simili a quelle dell’alfabeto greco formano parole di cui non si conosce il significato.


Il funzionamento


La “Fondazione” è gestita da un Consiglio Direttivo composto da un numero di componenti pari a quello del Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Lecce, dai componenti pro-tempore del Consiglio dell’Ordine, attualmente previsto in numero 15. Il Consiglio rimane in carica di regola per un triennio e, comunque, per lo stesso tempo in cui rimane in carica il Consiglio dell’Ordine. Le nomine e la scadenza di quest’ultimo coincidono con quelle della Fondazione. Al Consiglio Direttivo è attribuita l’amministrazione ordinaria e straordinaria della Fondazione. Per il compimento di determinate attività istituzionali può nominare consulenti e collaboratori che lo affianchino.


La Fondazione è assistita da un Comitato Scientifico nominato dal Consiglio e composto da un numero di membri variabile da cinque a undici, nominati tra personalità del mondo delle professioni, della cultura e dell’università che si siano particolarmente distinti nei campi in cui opera la Fondazione. Il Comitato Scientifico ha funzione consultiva e di orientamento per tutte le attività istituzionali della Fondazione e predispone un apposito programma scientifico ai fini della elaborazione dei programmi e delle attività della Fondazione.


Gli obiettivi


La Fondazione “Messapia” eserciterà ogni attività considerata utile per il raggiungimento dei suoi fini istituzionali. A tal fine potrà istituire corsi di perfezionamento, aggiornamento e orientamento della professione; corsi di preparazione agli esami di stato e di formazione professionale, propedeutici all’esercizio della professione di dottore commercialista; stage di formazione presso aziende ed enti pubblici e privati della provincia di Lecce; promuovere e realizzare iniziative multimediali; promuovere e finanziare convegni, riunioni e seminari di studio; istituire e sovvenzionare borse di studio e di ricerca scientifica da assegnare secondo criteri stabiliti dal Consiglio dell’Ordine.


E’ previsto dallo statuto e dall’atto costitutivo che la Fondazione debba svolgere tali attività ricercando l’apporto e la collaborazione di tutti i soggetti economici sul territorio, pubblici e privati, che condividano gli scopi della Fondazione, nella consapevolezza che la professione del dottore commercialista è utile per la crescita e lo sviluppo del territorio.
A tal fine saranno ricercate sinergie con l’Università, la Camera di Commercio, le Associazioni di Categoria, gli Enti pubblici locali, altre Fondazioni anche nazionali ed ogni altro soggetto interessato.


Ciò, anche, al fine di dare ampio respiro ed ambito di azione all’attività della Fondazione, che opererà in ambito sovraregionale, ritenendo che la promozione professionale e culturale non possa avere confini fisici e territoriali.


E’ pure nelle intenzioni del socio fondatore quella di ricercare spazi di azione anche sovranazionali rivolgendo particolare attenzione ai Paesi del Bacino del Mediterraneo con i quali, anche per la vicinanza fisica dei territori, sarà possibile immaginare spazi di collaborazione ed integrazione.


La Fondazione Messapia


La Fondazione Messapia, costituita con atto notarile il 29 novembre 1999 per iniziativa del Consiglio dell’Ordine, presieduto dal Sen. Dott. Rosario Giorgio Costa, ha sede legale presso lo stesso Ordine.
Essa non ha fine di lucro e si propone di valorizzare e tutelare la figura del dottore commercialista, il suo costante aggiornamento tecnico, scientifico e culturale, promuovendo ed attuando ogni iniziativa diretta alla formazione, perfezionamento, riqualificazione ed orientamento professionale nelle materie oggetto della professione di dottore commercialista finalizzata all’interesse del territorio salentino e del suo sistema economico.
La Fondazione opera prioritariamente nell’ambito della circoscrizione dell’Ordine di Lecce e, secondariamente, in ambito regionale pugliese.


Organi della Fondazione


CONSIGLIO DIRETTIVO

PRESIDENTE CRUSI Luisa

VICE PRESIDENTE PICCINNI Giuseppe

SEGRETARIO RENNA  Maurizio

TESORIERE LAMOSA Antonio

CONSIGLIERE APRILE Eliseo

CONSIGLIERE BRAY Maria

CONSIGLIERE CANNOLETTA Daniel

CONSIGLIERE CICIRILLO Grazia

CONSIGLIERE CORVINO Fabio

CONSIGLIERE D’AGOSTINIS Bianca

CONSIGLIERE DE GAETANIS Giovanni

CONSIGLIERE DE LUCA Tobia

CONSIGLIERE DELLA FONTE Gualtiero

CONSIGLIERE DELL’ANNA Luciana

CONSIGLIERE DE MATTEIS Fortunato

CONSIGLIERE GRIMALDI Giovanni

CONSIGLIERE MACCULI Silvano

CONSIGLIERE MASSARO Antonella

CONSIGLIERE  SANTORO Giovanni

CONSIGLIERE TRULLO Vittorio

CONSIGLIERE TUNDO Loredana

PRESIDENTE ONORARIO COSTA Rosario Giorgio

CONSIGLIERE DELEGATO GRECO Pantaleo

COLLEGIO DEI REVISORI LEGALI          

PRESIDENTE CAPUTO Carmine

COMPONENTE ALESSIO  Donatello

COMPONENTE TARANTINO Domenico

COMPONENTE GRECO  Marco

COMPONENTE ROMANO Gianluca    

ASSEMBLEA DEI SOCI DELLA FONDAZIONE                

PRESIDENTE CORVINO Fabio

VICE PRESIDENTE DE GIORGI Manuela

SEGRETARIO LISI Giulio Fernando

TESORIERE DE MATTEIS Piervincenzo

COMPONENTE CANNOLETTA Daniel Vito

COMPONENTE CICIRILLO Grazia

COMPONENTE COSTA Antonio

COMPONENTE CRUSI Luisa

COMPONENTE DELL’ANNA Maria Luciana

COMPONENTE GALA Nadia

COMPONENTE GRECO  Pantaleo Mario

COMPONENTE GUERRA Venanzio

COMPONENTE LAMOSA Antonio

COMPONENTE MARCHETTI Simona

COMPONENTE PICCINNI Giuseppe

COMITATO ESECUTIVO   

PRESIDENTE CRUSI Luisa

VICE PRESIDENTE PICCINNI Giuseppe

SEGRETARIO RENNA  Maurizio

TESORIERE LAMOSA Antonio

COMPONENTE CORVINO Fabio

COMPONENTE SANTORO Giovanni

COMPONENTE TUNDO Loredana